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Cineasti contemporanei





WALTER HILL: il boss dell'azione


Walter Hill (USA, 1942), cineasta, produttore e sceneggiatore; uno dei maggiori registi di film d'azione, negli ultimi vent'anni ha firmato pellicole allo stesso tempo altamente commerciali e di grande qualità entrate prepotentemente nella storia del cinema; e basta ricordare "I guerrieri della notte"!

Ha studiato storia e letteratura all'università statale del Michigan. Si è iscritto al programma di formazione del prestigioso Directors Guild of America per poi passare dietro la macchina da presa con una discreta opera prima "L'eroe della strada" del 1975. Pellicola tesa e violenta interpretata da Charles Bronson e James Coburn. Ma è con il successivo "Driver l'imprendibile", lavoro sopraffino e mai scontato, che si impone ad Hollywood. Nel 1979 dopo lo stupendo cult-movie "I guerrieri della notte", opera che ha fatto epoca, diventa un mito cinematografico; Hill ci descrive una New York notturna, violenta e sotterranea, teatro di guerriglia tra bande che dominano incontrastate in una desolazione provocatoria per una megalopoli. Fonte d'ispirazione per decine di pellicole future, "The warriors", questo è il titolo originale, è saggio di cinema perfetto e con una scelta di tempi a dir poco stupefacente; diventato un classicissimo è senza dubbio il miglior film di Walter Hill a tutt'oggi.

Dopo un ingombrante successo, il film che segue è sempre atteso con forte interesse e desiderio di critica e il regista californiano non ci delude con "I cavalieri dalle lunghe ombre". Del 1980, è la celebrazione della banda di Jasse James, un western perfetto sia nella narrazione che nella tecnica, supportato sapientemente dalla raffinata musica di Ry Cooder. Una curiosità: i quattro gruppi di fratelli sono interpretati da fratelli veri tra cui tutti e tre i Carradine. Nel 1981 è la volta de "I guerrieri della palude silenziosa", sulla falsa riga de "I guerrieri della notte"; il regista perfeziona ulteriormente il meccanismo cinematografico del rapporto tensione-spazi di ripresa e come risultato, non si riesce a tirare mai il fiato fino al finale... che è da antologia! Nel seguente "48 ore", interpretato da due eccellenti antagonisti, Nick Nolte ed Eddie Murphy (al suo esordio), si è coinvolti in un ritmo veramente indiavolato da grande alchimista per la precisione dei tempi di narrazione e dell'azione. È così anche il lavoro successivo, "Strade di fuoco", prodotto di grande qualità, look, ritmo ed atmosfera fantastici, ottimi attori e stupenda colonna sonora.

Nel'85, per il primo film, finalmente (!) non d'azione, il primo flop per "Chi più spende... più guadagna". Corregge di tiro l'anno successivo con "Mississippi Adventure", buon film ma niente di più, pregevole la colonna sonora di Ry Cooder. Maestro indiscusso dell'azione, in omaggio a Sam Peckinpah ("Il mucchio selvaggio") gira "Ricercati: ufficialmente morti", un western pessimista, non un capolavoro ma sicuramente un grande spettacolo. Nel 1988, con "Danko", Hill realizza il primo film americano con riprese nella Piazza Rossa a Mosca e così come per "48 ore", il divertimento va di pari passo con le spettacolari scene d'azione.

Lavoro stranamente impegnato, a questo punto della carriera, è "Johnny il bello"; difficile, coraggioso, disturbante, con un Mickey Rourke superlativo per un thriller d'azione dai risvolti melodrammatici. "Ancora 48 ore", è il deludente seguito di "48 ore" con la stessa miscela di sparatorie e risate ma che non accontenta nessuno, né i fans del regista né quelli di Eddie Murphy. Più fortuna ha avuto invece per "I trasgressori", storia non originalissima ma tesa ed avvincente, specialmente nelle gags. Il seguente "Geronimo", è la storia degli ultimi anni del leggendario capo indiano, il critico Paolo Mereghetti nel suo "Dizionario dei film" lo descrive "Epico, crepuscolare, antispettacolare e fuori dalle mode", insomma un opera difficile ma affascinante, da non sottovalutare.

L'ultimo lavoro, è "Ancora vivo", ispirato al mitico "Yojimbo" di Akira Kurosawa, è un atipico ma stupendo western-gangster movie dal ritmo eccellente e dalla "solita" azione funambolica, raffinato ma violento da sembrare un controsenso. Walter Hill, cineasta solo apparentemente facile, in realtà mai banale, cresciuto nel culto del western (peccato che il supercriticato "Wild Bill" non sia mai uscito in Italia), è specialista dell'azione frenetica e a prova della grande influenza esercitata su autori considerati più importanti di lui (!), è coproduttore e cosceneggiatore di pellicole d'azione come l'indimenticabile "Alien" di Ridley Scott, per il quale ha vinto il premio Saturno, il fondamentale "Aliens-scontro finale" di James Cameron e il discreto "Alien 3" di David Fincher (poi cineasta d'autore con "Seven"). Walter Hill, il boss dell'azione!




Filmografia:

"L'eroe della strada", 1975;
"Driver l'imprendibile", 1978;
"I guerrieri della notte", 1979;
"I cavalieri dalle lunghe ombre", 1980;
"I guerrieri della palude silenziosa", 1981;
"48 ore", 1982;
"Strade di fuoco", 1984;
"Chi più spende... più guadagna", 1985;
"Mississippi Adventure", 1986;
"Ricercati: ufficialmente morti", 1987;
"Danko", 1988;
"Johnny il bello", 1989;
"Racconti dalla cripta", solo episodio "The Man Who Was Death", 1989;
"Ancora 48 ore", 1990;
"I trasgressori", 1992;
"Geronimo", 1993;
"Wild Bill", inedito in Italia, 1995;
"Ancora vivo", 1996;
"Supernova", 2000; regia di Thomas Lee, pseudonimo di Walter Hill che ha rifiutato di firmare il film per un diverbio con la produzione, che successivamente ha affidato la supervisione ed il montaggio a Francis Ford Coppola;
"Jimmy Bobo - Bullet to the Head", 2013.





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