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Approfondimenti



IMAX EXPERIENCE by Imax Corporation!
L'ultima frontiera cinematografica


L'Imax Corporation, con sede a Toronto in Canada è una società che si occupa di quanto di più avanzato c'è sul mercato in materia di tecnica cinematografica. Il primo e innovativo sistema Imax, inventato da Graeme Ferguson, Roman Kroitor e Robert Kerr, fu presentato all'Expo di Montreal nel 1967 e all'Expo di Osaka nel padiglione Fuji, nel 1970; la prima sala permanente, l'Ontario Place's Cinesphere, è stata inaugurata nel 1971 a Toronto. Un Imax Experience è in realtà un modo diverso d'intendere il Cinema fruendo della migliore tecnologia sperimentale applicata in particolare alle immagini e al sonoro; e in funzione, appunto, dell'experience da vivere è possibile distinguere tre tipologie principali di sistemi: Imax, Imax 3D e Imax Dome-OmniMax, più altri derivati per il mondo della comunicazione visiva. Anche registi di una certa fama si sono cimentati con Imax; ricordiamo, uno su tutti, Jean-Jeacques Annaud con "Wings of Courage" del 1995 in 3D.

I film Imax solitamente non sono gli stessi distribuiti nelle sale convenzionali. A soggetto per lo più spettacolare e onirico, raccontano di «...posti dove solo in sogno tu puoi arrivare» e vengono appositamente realizzati per questa tecnologia. Ultimamente con l'introduzione del nuovo sistema IMAX DMR - Movies Reimagined by Imax alcune pellicole «convenzionali» vengono «gonfiate» dal 35 mm classico al 70 mm Imax senza perdita di qualità; il primo film distribuito in Imax DMR è "Apollo 13" di Ron Howard. Le sale sono destinate a proiezioni grandiose e spettacolari con immagini e sonoro sbalorditivi. È il più grande formato pellicola nella storia del cinema, 70 mm (15 perforazioni) 10 volte più largo dell'attuale standard a 35 mm e 3 del già particolare 70 mm (5 perforazioni); è chiaro che ad un fotogramma tanto grande corrisponde un maggiore numero di informazioni, quindi una migliore qualità dell'immagine. Nelle sale (da 160 a 450 posti) lo schermo è di proporzioni mastodontiche: negli Imax e Imax 3D, può arrivare fino a 20 metri di altezza per 27 di larghezza; nell'Imax Dome invece è a cupola (OmniMax) di 27 metri di diametro. La geometria della sala concede ad ogni spettatore la migliore situazione visiva e sonora possibile: le poltrone, estremamente confortevoli, sono disposte su gradinata affinché la visuale sia la migliore per ognuno.

Il cuore della macchina di proiezione, è la tecnologia Rolling Loop; inventato dall'australiano Ron Jones e messo a punto nei laboratori Imax da William Shaw, questo particolare sistema ad aria pressurizzata, provvede a che la pellicola scorra e fluisca nella macchina per una stabilità d'immagine durante la proiezione senza precedenti e una minor usura della pellicola stessa.

Il sonoro, straordinario quanto a resa, è stato studiato e curato dalla consociata Sonics Associates Inc. con sede in Alabama, per aderire perfettamente alla richiesta di una performance ed un servizio senza compromessi; brevettato con il nome Imax PSE (Personal Sound Environment) si basa su 6 canali audio digitali surround (2 in più per il 3D) per una potenza di sala da 10.000 a 20.000 watt e un volume di 85 dB! La traccia è registrata o su compact disc o su pista magnetica 35 mm.

L'Imax Dome, inaugurato a San Diego nel 1973, ha uno schermo a cupola (OmniMax) da 27/30 metri di diametro; è una meraviglia cinematografica: il film viene proiettato su un enorme semisfera capace di coinvolgere anche la più estesa visione periferica. Lo spettatore si sente circondato da immagini d'insorpassata pienezza ed impatto e il senso di coinvolgimento è assolutamente sorprendente. Ci si sente sempre al centro dell'azione! Tutti i particolari sono curatissimi: il proiettore, pesante oltre 3300 kg per il 3D (più di un elefante!) e dotato di una potenza di 15.000 watt per lampada (due per il 3D!), è così invadente che, insieme all'operatore, rimane sotto la cabina di proiezione in un luogo attiguo, per sfruttare il massimo numero di posti in sala. Ma vedere in Imax Dome un film come "Everest" stupisce non solo per questo: pensando al peso dell'Imax Camera (38,5 kg con lenti e bobina!) ci si chiede come, anche se in versione appositamente alleggerita, l'Imax LightWeight Mark II Camera (kg 17,2) sia stata trasportata sulla cima della montagna più alta del mondo, e come lì si sia potuto girare in condizioni così proibitive. A proposito di Imax Cameras, nel catalogo dedicato ce ne sono ben 26 modelli diversi! E tutto ciò non è ancora niente di fronte al progetto, in realizzazione, proprio in questi anni, in accordo con Martin Lockheed e la Nasa, di inviare camere Imax nello spazio, alloggiate sugli Shuttle.

Tornando ai sistemi di proiezione, l'Imax HD è capace di riprodurre 48 fotogrammi al secondo, il doppio degli altri proiettori! I sistemi tridimensionali Imax 3D ma anche Imax Solido, trasportano lo spettatore dentro la scena: la tecnologia 3D imita il modo in cui noi vediamo realmente, ogni occhio guarda secondo un differente punto di vista e, attraverso un processo chiamato stereopsis, il cervello fonde le visioni in un'immagine singola tridimensionale. L'Imax Camera 3D che pesa oltre 108 kg, ha due lenti collocate in modo da riprodurre la distanza che c'è tra gli occhi: questa distanza interoculare permette ad ogni obiettivo di vedere ciò che vede il corrispondente occhio; le immagini vengono registrate su due pellicole separate che scorrono simultaneamente nella camera.

Sono state messe a punto due tipologie di proiezioni in tre dimensioni. Nella prima, ogni spettatore è dotato di particolari occhiali, per cui con un occhio legge la luce polarizzata verticalmente e con l'altro orizzontalmente (simile ad occhiali da sole polarizzati, ma una delle due lenti è ruotata di novanta gradi); due proiettori si occupano di inviare sullo schermo le immagini attraverso lenti polarizzate, come gli occhiali, in modo che ogni occhio veda solo la sua parte. Un sistema migliore, invece, prevede che i visitatori indossino una maschera con lenti a cristalli liquidi (lcd) alimentata a pile e capace di lavorare in sincronia con il proiettore. Questi occhiali, più complessi e pesanti della versione precedente, attrezzati appunto con due visori lcd, uno per occhio, sono sincronizzati con un segnale infrarosso di sala che alternativamente oscura un lcd. Il proiettore, a doppie lenti, manda a turno l'immagine dell'occhio destro e di quello sinistro sullo schermo, con una frequenza di 96 volte al secondo in sincronia con la maschera. L'Imax Solido infine, usa un sistema 3D a singolo proiettore da 48 fotogrammi al secondo (24 al secondo per ogni occhio) ed è compatibile con le sale Imax Dome-OmniMax.

L'Imax OmniMax 3D è stato premiato nel 1985 all'Expo di Tsukuba (Giappone), l'Imax 3D a quello di Vancouver nel 1986, l'Imax Solido e l'Imax Magic Carpet, all'Expo di Osaka nel '90, e per ultimo l'Imax HD all'Esposizione Universale di Siviglia del 1992. L'Imax Magic Carpet propone un coinvolgimento spaziale nuovo ed avveniristico: grazie ad un pavimento trasparente, lo show non è solo frontalmente, ma anche... sotto i piedi! I 2 schermi si estendono per un totale di circa 1400 mq! Ultimamente, con l'Imax 3D SR, la società canadese ha rivelato un particolare interesse per la costruzione di impianti meno faraonici, per attrezzare i multiplex con almeno un Imax Experience.

Sfruttando un nuovo sistema convertibile, saranno disponibili in un'unica sala l'Imax, l'Imax 3D e l'Imax Dome-Omnimax. Lo schermo a cupola Omnimax per mezzo di un'avveniristica tecnologia ruoterà spostandosi da una posizione inattiva alle spalle dell'auditorio ad una posizione attiva a ridosso dello schermo piatto. Una società concorrente in questo genere di esperienza cinematografica, la IWERKs, è presente sul mercato.

La tecnologia Imax viene anche impiegata in altri settori dedicati all'intrattenimento; la troviamo nei luna-park, in centri scientifici, nei musei, in particolari avvenimenti commerciali e nei simulatori. Per questi ultimi il più avanzato è l'Imax Ridefilm System: l'alta tecnologia Imax HD Dome, applicata ai simulatori Imax Simulator Rides e al suono Pse, dà vita ad una delle più emozionanti esperienze immersive, dinamiche e realistiche di simulazione disponibile oggi. A Las Vegas al Caesars Palace è installato un, a dir poco straordinario, Simulator Ride 3D:"Race for Atlantis". Ma ricordiamo anche "Back To The Future" agli Universal Studios di Los Angeles e Orlando. Negli Imax Ridefilm, ogni simulatore accoglie 18 persone, usa un proiettore a 48 fotogrammi al secondo, appunto l'HD, con pellicola da 35 mm a 8 perforazioni, sonoro digitale a 6 tracce Dts e uno schermo a cupola, il Dome, a 180 gradi. I primi sono stati installati agli Universal Studios di Los Angeles e Orlando, al Galaxy Phantasialand di Bruehl in Germania e al Caesars Palace di Las Vegas.

E non è ancora finita: l'Imax Corporation, con il software SANDDE (Stereo Animation Drawing Device) e il suo complemento GEPPETTO, è specializzata in animazioni tridimensionali e stereoscopiche. Il primo film stampato in Sandde è "Paint Misbehavin'" dalla durata di 2 minuti e 7 secondi. Il protocollo Sandde, frutto di otto anni di ricerche, prevede una «bacchetta» capace di ricostruire in 3 dimensioni, nel computer, le evoluzioni nello spazio a cui la mano dell'animatore l'ha sottoposta. Nel 1997 Imax Corporation è stata premiata con un Oscar particolare per le migliorie tecniche e scientifiche in ambito cinematografico; un premio simile comunque le era stato già assegnato nel 1986 sempre dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.






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